Ridimensionati i piani di 6 siti produttivi tra Germania, Spagna e Canada.
05/09/2024
Mentre in Italia il dibattito si concentra sul progetto della gigafactory annunciata da Stellantis a Termoli, a seguito delle dichiarazioni del ministro Urso al meeting di CL, a livello internazionale si registra un rallentamento da parte di Volkswagen riguardo al numero di nuovi siti produttivi per le celle delle batterie. La diminuzione della domanda di auto elettriche e la crescente presenza dei produttori cinesi sul mercato stanno spingendo il gruppo di Wolfsburg a rivedere i propri piani.
Gigafactory in Germania, Spagna e Canada In un'intervista al Frankfurter Allgemeine Zeitung, Thomas Schmall ha discusso la riduzione dei progetti per gli impianti di Salzgitter, Valencia e Ontario in Canada. Inizialmente, il piano prevedeva la creazione di sei impianti distribuiti in queste tre aree, con l'avvio della produzione a Salzgitter e Valencia rispettivamente nel 2025 e 2026. Tuttavia, saranno realizzati solo tre siti.
Qualora fosse necessario, sarà possibile ampliare gli impianti in Spagna e in Canada, con l'obiettivo di raggiungere una produzione complessiva di 200 gigawatt/ora di energia entro il 2030. I piani iniziali prevedevano sei impianti con una capacità totale di 240 gWh di energia annua per le auto elettriche. Con la realizzazione di tre impianti, la produzione sarà invece di 170 gWh.
Espansione incerta, dipende dalla domanda del mercato Schmall, responsabile dell'ufficio Tecnologia di Volkswagen, ha spiegato: "Al momento stiamo pianificando di produrre fino a 170 gigawatt/ora nei tre siti di Salzgitter, Valencia e Ontario. Non so ancora se procederemo con l'espansione in Spagna e Canada, ma sarà sicuramente possibile nei prossimi sei anni fino al 2030, se necessario".
Questo "se necessario" dipende inevitabilmente dalla domanda globale di veicoli elettrici, dove la competizione si basa sul prezzo per i segmenti di mercato più ampi e sulla tecnologia delle celle al LFP, essenziale per garantire la redditività.
Volkswagen non ha ancora rivelato dettagli specifici riguardo alla tipologia di celle che verranno prodotte nelle nuove gigafactory. Attualmente, le auto elettriche del Gruppo utilizzano batterie al NMC, più costose ma con prestazioni superiori rispetto alle comuni batterie LFP. Tuttavia, questo paradigma è destinato a cambiare, grazie agli ultimi sviluppi e prodotti realizzati da CATL, che ha raggiunto una densità energetica comparabile a quella delle batterie NMC, utilizzando celle LFP meno costose.
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